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L'ametista

L'ametista

L'ametista è stata nel corso del tempo oggetto di numerosi miti e racconti popolari, da cui ha ereditato il suo stesso nome.

Secondo la leggenda, infatti, Ametista sarebbe stata una giovane fanciulla che si rivolse alla dea Artemide per sfuggire alla collera di Dionisio, dio del vino e dell'ebbrezza, di cui non contraccambiava l'amore. La dea decise così di trasformarla in una pietra di quarzo, sopra cui Dionisio, colto dalla disperazione, rovesciò delle gocce di vino, donandole in questo modo la tipica colorazione violacea che oggi tutti noi conosciamo. Sebbene la spiegazione data dal mito sia ben più suggestiva, la colorazione tipica dell'ametista è da attribuirsi principalmente alle inclusioni di ferro presenti nella sua struttura cristallina.

  • Giacimenti e varietà di ametista
    L'ametista appartiene al gruppo dei quarzi macro-cristallini, i cui cristalli individuali sono identificabili a occhio nudo, senza fare ricorso a microscopi.
    Tra le varietà di ametista più apprezzate, spiccano soprattutto quelle provenienti da giacimenti africani, le quali sono caratterizzate dalle tonalità particolarmente scure. E' importante, tuttavia, quando si ha a che fare con ametiste color viola.
    Degne di nota sono anche le ametiste della Siberia e le ametiste brasiliane brejinho, entrambe gradite in special modo a causa dell'intensità della loro colorazione. A tal proposito, vale la pena citare anche l'ametista proveniente dalla Zambia, caratterizzata dal tenue color porpora ulteriormente arricchito da venature color blu o rosso.

    In territorio brasiliano si origina inoltre una peculiare varietà di ametista verde, altrimenti chiamata prasiolite, ritenuta di maggior pregio se confrontata con ametiste dalle tonalità simili estraibili in zone vicine.
    Benché l'ametista si presenti come una pietra dai tratti piuttosto riconoscibili, accade non di rado che alcune pietre estranee alla famiglia del quarzo vengano confuse con essa; in particolare, lo zaffiro viola è spesso equivocato con l'ametista, nonostante si tratti di una gemma molto più rara e, di conseguenza, abbia valore commerciale maggiore rispetto alle normali pietre di ametista.

    Attualmente è divenuta usanza comune, come d'altronde avviene con molte altre gemme, sottoporre le pietre di ametista a trattamenti termici volti ad intensificarne la colorazione o, addirittura, a trasformarli in quarzi citrini. Nel caso dell'ametista, infatti, a giocare un ruolo fondamentale nella valutazione della pietra è soprattutto la colorazione: quanto più intensa, maggiore sarà il suo valore commerciale.
    Anche l'ametista artificiale, sintetizzata per la prima volta agli inizi del novecento, ha avuto larga diffusione in commercio, soprattutto nei paesi orientali quali Russia e Cina, tra i maggiori produttori di quarzi sintetici al mondo.